In questo momento storico molto particolare è necessario parlare di come la tecnologia influisca e aiuti tutti noi: grazie a quest'ultima, difatti, è possibile continuare a lavorare, a studiare, a mantenere i contatti seppur a distanza, ma non solo. Prima di noi la Cina si è trovata ad affrontare l'emergenza del Coronavirus e ha sfruttato, ovviamente, la tecnologia a proprio vantaggio facendo si che i colossi dell'industria tech svolgessero un ruolo di primo ordine nella lotta a questa malattia e che i dati personali, che in Cina vengono raccolti con molta parsimonia, in questo caso fossero un aiuto preziosissimo. Le aziende tech sono state chiamate a mettere in azione le migliori soluzioni per affrontare l'epidemia e hanno proposto Big Data, Intelligenza artificiale, robotica e device connessi. Attraverso le applicazioni che utilizzano i Big Data sono sono stati intensificati i sistemi di sorveglianza anche per far rispettare la quarantena dei pazienti infetti e per mappare i movimenti del virus; oltre a questo, si sono moltiplicate le telecamere intelligenti per intercettare le persone che indossano la mascherina o per effettuare una scansione termica e individuare casi di febbre. Una nota società, ha poi sviluppato un sistema di diagnosi di Covid-19 che è basato sull'intelligenza artificiale per rilevare nuovi casi con un tasso di accuratezza fino al 96% in 20 secondi. Il dispositivo più importante in questa emergenza risulta essere lo smartphone in quanto, grazie ad alcune applicazioni, i cittadini e le autorità riescono ad affrontate questa situazione in modo molto organizzato: Alipay Health Code è un app che assegna ad ogni cittadino un colore che può essere verde, giallo o rosso per indicare chi è ammesso negli spazi pubblici, chi ha problemi di salute e chi deve rimanere in quarantena, quest'applicazione utilizza i big data posseduti dalla Sanità cinese in modo tale da identificare potenziali portatori di virus, adottata in 200 città della repubblica, è stata lanciata dal colosso Alibaba. Un'altra applicazione lanciata da Tencent avvisa gli utenti nel caso in cui entrino in contatto con un potenziale cittadino portatore di virus: è basata su un codice QR e si chiama close contact detector. Sicuramente le molte applicazioni che sono state create ed utilizzate hanno aiutato il paese a limitare e a rallentare il contagio ma la privacy? pongo questa domanda in quanto molte di queste app richiedono una registrazione con nome, numero di identificazione nazionale e numero di telefono: con la diffusione di queste applicazioni cresce a dismisura la paura che si possano verificare casi di discriminazione verso chi è affetto da Coronavirus, purtroppo esistono sempre due facce della medaglia, anche in questo caso.