La nuova rivoluzione nella stampa sono le stampanti 3D, sempre più comuni all'interno di aziende e fabbriche grazie alla loro capacità di stampa veloce, di qualità e di prezzo piuttosto ridotto per le prestazioni che possono fornire.

Per attuare la stampa bisogna creare "un progetto" con un apposito software che verrà poi inviato al dispositivo che stamperà l'oggetto come è stato progettato in 3D. Il procedimento è molto simile a quello che utilizziamo per stampare dei documenti con il dispositivo di stampa che abbiamo a casa: in pochi minuti, la sottilissima testina costruisce davanti ai nostri occhi il progetto, forgiando il materiale prescelto strato dopo strato.

ESTRUSORE: che cos'è e a che cosa serve?

L'estrusore è il cuore della stampante 3D: sostituisce la testina presente nella stampante classica e impiega i polimeri dei materiali scelti per far ottenere all'utente ciò che ha progettato. L'estrusore si occupa delle 3 fasi di stampa del prodotto:  il passaggio dei polimeri dal serbatoio alla fase di riscaldamento, la fusione dei filamenti e la fuoriuscita degli stessi dall'ugello per la fabbricazione dell'oggetto.

QUALI MATERIALI SI POSSONO UTILIZZARE?

Per quanto riguarda i materiali che si possono utilizzare per la stampa 3D vi è una vasta scelta in quanto ogni anno ci sono innovazioni e scoperte che portano aggiunte. Si passa dall'utilizzo di polvere, filamenti, pallet resina, all'utilizzo di materiali plastici come il nylon, l'alumide (insieme di nylon e alluminio), l'ABS, il PLA, oppure di materiali metallici come l'acciao, l'oro o l'argento.

CURIOSITÀ

  • In campo medico: applicazione molto importante e in continuo evolversi; possibilità di stampare oggetti utili ai medici come: orecchi bionici, organi, tessuti, ossa e molto altro
  • stampre cibo: le stampanti di cibo sono in continua evoluzione; per il momento i cibi più utilizzati sono il cioccolato e lo zucchero con il quale vengono realizzate decorazioni da porre sulle torte o sui dolci