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​L'estratto conto contributivo è un documento che contiene tutti i dati utili per calcolare i contributi accreditati nel corso della carriera lavorativa ovvero i dati anagrafici, il periodo di riferimento, il tipo di contribuzione, le settimane di contributi utili alla pensione, la retribuzione o il reddito, l'azienda o il datore di lavoro. Da queste informazioni si possono capire varie cose, ovvero quanti contributi e di che tipo sono stati versati, il numero delle settimane contributive, l'importo dei contributi e soprattutto quale azienda li ha versati. Per controllare tutto questo c'è un semplice procedimento da fare: prima di tutto collegarsi al sito dell'INPS e identificarsi, per questo passaggio ci sono varie modalità: inserire il codice pin per l'accesso ai servizi online, inserire le credenziali di identità unica digitale Spid oppure essere in possesso della carta nazionale dei servizi (Cns).  Dopo essersi registrati bisogna cercare tra le prestazioni e i servizi il "fascicolo previdenziale del cittadino"; dal menu sulla sinistra cliccare su "posizione assicurativa", si aprirà, cosi, una tendina e si dovrà cliccare su estratto conto; fatti questi passaggi, sarà possibile visualizzare la situazione previdenziale e verificare se il datore di lavoro ha sempre versato i contributi obbligatori.  Se dovessero esserci mancanze o incongruenze si può segnalare all'INPS  cliccando su "segnalazioni contributive" scegliendo il problema da segnalare: periodo mancante, tipo di contribuzione mancante, sede INPS di commenta, oltre a questo, si possono allegare documenti relativi all'incongruenza riscontrata.

Grazie alla verifica dell'estratto conto contributivo è possibile dedurre quanto andare in pensione e con quale importo l'INPS, infatti, ha messo a disposizione un servizio che permette di calcolare la pensione che si percepirà in futuro chiamato "la mia pensione futura" che permette di ricavare un prospetto di calcolo della pensione su dati presenti nell'estratto conto, tale servizio presenta però dei limiti quali l'impossibilità di totalizzare contributi accreditati in più casse, l'esclusione di lavoratori che possiedono contributi in gestioni previdenziali diverse dall'INPS e non vengono considerati i periodi riscattati (laurea, servizi sociali, ecc.).